I premi Castagna d'Oro 2016
Domenica il clou della manifestazione con la consegna della Castagna d'Oro ai campioni dello sport; ecco di seguito i premiati.
Peter Fill
Ci vogliono tecnica, potenza, equilibrio e coraggio per affrontare le discese libere di Coppa del Mondo. Ci vuole un grande talento per farlo sempre ai massimi livelli. In fondo ad ogni discesa, un traguardo ed una fotocellula. Quest’anno quella di Kitzbühel ha fatto esultare gli appassionati italiani e alzare le braccia al cielo a Peter e a tutto il Team azzurro. Una vittoria che da sola vale una carriera, ma il nostro Campione ha deciso di fare le cose in grande e il 23 gennaio entra nella storia come primo italiano ad alzare al cielo la coppa del mondo di discesa libera.
Francesca Dallapé
Da sette anni è abituata a guardare l’Europa, con l’amica Tania, dal gradino più alto del podio. A Rio 2016 il gradino è stato il secondo, ma la medaglia olimpica ha un peso specifico differente. L’argento dai 3 metri del “sincro” premia una carriera incredibile, un talento limpido, il lavoro quotidiano di anni trascorsi a salire sul trampolino. La giusta ricompensa alle emozioni e allo spettacolo che i suoi tuffi ci sanno offrire.
Gianmarco Tamberi
“Ridatemi il mio sogno!” è stato il suo grido di disperazione affidato ai social network quando un destino beffardo gli ha precluso la partecipazione a Rio 2016. Figlio d’arte che sa mantenere le promesse e far fruttare il talento, già campione mondiale indoor e fresco campione europeo outdoor, Gianmarco ha appena migliorato a Montecarlo il record italiano di salto in alto portandolo a 2,39. Tranquillo Gimbo: i sogni tornano ogni notte e aiutano a volare... Anche in alto!
Fabio Basile
Si vince col talento e la determinazione, con la tecnica e la preparazione e si vince anche “giocando all’attacco”. Il judo di Basile entusiasma pubblico ed addetti ai lavori perché è dinamico e mai passivo. Sul tatami Fabio difficilmente aspetta l’avversario: lui si muove, e lo fa così bene che dopo il bronzo europeo a Kazan ha deciso di andare a Rio a prendersi anche la duecentesima medaglia d’oro dell’Italia alle Olimpiadi. Così si entra nella storia.
Frank Chamizo
Non inganni il metallo della medaglia, che con un po' di fortuna e un arbitraggio un po' più onesto, avrebbe potuto essere più pregiato: Frank ha riportato all'Italia una medaglia che mancava da 36 anni nella lotta libera. Perché lui è talento puro e la lotta è la sua vita: campione del mondo ed europeo in carica, a Rio ha saputo regalare al suo paese adottivo - fortunatamente il nostro - tante emozioni e un grande bronzo olimpico.
Enrica Bonaccorti
L’esordio in Rai con una trasmissione intitolata “Il sesso forte” doveva essere profetico. Attrice teatrale e cinematografica, conduttrice televisiva e radiofonica, Enrica ha saputo mostrare, nel corso di una carriera lunga e straordinariamente ricca di successi, in cosa consiste veramente la “forza” del suo essere donna e artista. Classe, professionalità, cortesia, bellezza, sensibilità, empatia: caratteristiche che necessitano di una base solida e concreta e ne hanno fatto negli anni e a pieno titolo una rappresentante autorevole, nel mondo dello spettacolo, di quel “sesso forte” nel nome del quale aveva esordito: Enrica Bonaccorti, Signora della televisione italiana.
Alberto Blengini
Ragazzo dal talento cristallino ma non solo, “Gughi” ha sempre dimostrato il suo valore affrontando infortuni e acciacchi vari con una determinazione non indifferente. Dal “Pinocchio sugli Sci” nella categoria Baby al “Gran Prix Italia” dei Giovani ha saputo regalare emozioni e “rifilare” secondi a tutti i suoi diretti concorrenti riuscendo, quasi sempre, a salire sul gradino più alto del podio… la convocazione in Nazionale C non è certo una sorpresa! Si dice che il nero stia bene su tutto, ma l’azzurro ha ben altro sapore! Perché, in fondo, dal “Mirafiori” a “Sölden” la strada non è impossibile.